Pianificazione previdenziale: perché è una buona idea risparmiare per la vecchiaia

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Pianificazione previdenziale: perché è una buona idea risparmiare per la vecchiaia

AVS, cassa pensioni, terzo pilastro: il sistema previdenziale svizzero si trova ad affrontare sfide sociali ed finanziarie. In un contesto caratterizzato da tassi bassi e dalla ridistribuzione tra le generazioni, uno svizzero su due è preoccupato per la sua rendita di vecchiaia. Questo è uno degli aspetti che emergono dal Barometro delle apprensioni 2019, lo studio sulle preoccupazioni dei cittadini svizzeri pubblicato annualmente da Credit Suisse. È il momento di prendere in mano la propria previdenza? Quali sono le strategie efficaci? L’abbiamo chiesto a due esperti: Monika Bütler (Professoressa di Economia politica all’Università di San Gallo) e Fabio Marchesin (Pianificatore finanziario e autore del blog di finanza FinanzFabio.ch).
Foto Monika Bütler e Fabio Marchesin

Nell’attuale contesto di tassi bassi, conviene ancora risparmiare?

FinanzFabio: Sì, assolutamente. Ma non sul conto di risparmio. Credo che sia importante che ognuno abbia una riserva di emergenza che copra i costi fissi di tre-sei mesi. All’inizio dell’anno bisognerebbe poi aver già pianificato i pagamenti fiscali e versato interamente nel pilastro 3a. Tutto il resto si dovrebbe investire.

Monika Bütler: Sì, risparmiare conviene, almeno per la maggior parte delle persone. I tassi sono bassi, certo. Chi però vuole disporre di qualcosa in più oltre il minimo di sussistenza anche nella terza età deve risparmiare, oggi più che in passato.

Voi personalmente come risparmiate?

Monika Bütler: Sin da quando andavo a scuola, per me l’indipendenza personale e finanziaria è sempre stata estremamente importante. Ho sempre risparmiato il necessario per sentirmi indipendente. Ovviamente, anche per la vecchiaia ho la stessa esigenza. Per questo sfrutto le possibilità previdenziali del secondo e del terzo pilastro, investo in azioni e finisco di pagare casa mia.

FinanzFabio: Nella fase di tassi bassi, il risparmio classico ha fatto il suo tempo. Per me personalmente bastano 10’000 franchi sul conto di risparmio, con cui posso pagare i costi fissi per tre mesi. Il resto lo investo in ETF convenienti (nota della redazione: gli Exchange Traded Funds (ETF) sono fondi indicizzati negoziati in borsa). A questo proposito vorrei sottolineare che ho già realizzato il sogno dell’abitazione di proprietà e quindi per il prossimo futuro non ho bisogno di un importo considerevole.

Meglio pensare al proprio denaro un solo giorno al mese che lavorare tutto il mese per guadagnarli.


Fabio Marchesin

Quali sono i vostri tre consigli personali in fatto di risparmio per la vecchiaia?

FinanzFabio: Tendenzialmente mi concentro per prima cosa sui costi fissi, che non si calcolano solo sul breve ma anche sul medio termine. Ad esempio, è facile ottimizzare costi per 200 franchi al mese, che poi si sommano negli anni. La massima priorità spetta poi al pilastro 3a, che è più importante delle ferie, delle uscite con gli amici e dell’auto. Inoltre, vorrei consigliare a tutti di non farsi erodere dall’inflazione il denaro sul conto di risparmio ma di investirlo in modo redditizio.

Monika Bütler: Il mio consiglio numero uno è lavorare, eventualmente anche oltre l’età di pensionamento ordinaria. Il consiglio numero due è tenere al minimo possibile i costi fissi. E poi naturalmente versare nel pilastro 3a, dai 50 anni colmare le lacune nella cassa pensioni e, per chi possiede una casa, ridurre l’ipoteca.

La previdenza per la vecchiaia è in una situazione critica, le rendite della generazione più anziana vengono finanziate dai giovani: siete in pensiero per il conflitto generazionale?

Monika Bütler: Il conflitto generazionale è un tema che mi preoccupa, soprattutto come mamma di due adolescenti. Non possiamo scaricare sui giovani i debiti finanziari legati alla previdenza per la vecchiaia: bisogna contenere la ridistribuzione. Mi auguro che la Svizzera trovi una via d’uscita da questa crisi della previdenza. A rendermi ottimista è il fatto che la maggior parte delle casse pensioni si trova già sulla buona strada.

FinanzFabio: Alla mia vecchiaia provvedo io stesso. Non mi affido al sistema. La generazione più anziana è in debito con noi giovani, vive a nostre spese. Un domani vorrei poter avere sul conto ogni centesimo che ho versato all’AVS e occuparmi in prima persona della mia previdenza per la vecchiaia.

Il conflitto generazionale è un tema che mi preoccupa, soprattutto come mamma di due adolescenti.


Monika Bütler

In generale, quali temi vi danno da pensare in fatto di previdenza per la vecchiaia?

FinanzFabio: Mi preoccupa il fatto che la popolazione sappia così poco in materia di previdenza per la vecchiaia. I miei genitori sono prossimi al pensionamento e noto che hanno una formazione finanziaria insufficiente. Non capisco perché ciascuno si debba informare per conto proprio e ad esempio non si parli cinque minuti al giorno di finanze personali prima della meteo sulla RSI. Mi chiedo se e come riusciremo a salvare la Svizzera dalla povertà nella vecchiaia. Abbiamo bisogno senza dubbio di nuovi approcci risolutivi.

Monika Bütler: I problemi del sottofinanziamento della previdenza per la vecchiaia e dell’assistenza alla terza età vengono ancora sottovalutati. Invecchiamo sempre di più e le persone sottovalutano anche i mezzi necessari per una maggiore speranza di vita. In fin dei conti non è una questione solo finanziaria ma sociale. Mi domando se sia davvero sensato non essere più attivi nel mondo del lavoro per oltre 20 anni ed essere quindi anche socialmente esclusi.

Qual è la vostra visione e quali credete che siano gli approcci risolutivi in fatto di previdenza per la vecchiaia?

Monika Bütler: Dobbiamo fare in modo che chi è in forma e attivo non abbandoni semplicemente la vita lavorativa a 65 anni. Dovremmo poi rafforzare la previdenza individuale, in modo che ci siano anche abbastanza mezzi per chi non può provvedere per conto suo. La previdenza per la vecchiaia dovrebbe essere maggiormente flessibile e collegata ancora di più alla fase attiva, di cui per me fanno parte anche l’educazione dei figli e l’assistenza a malati e anziani.

FinanzFabio: La mia visione: chi vuole diventare genitore in Svizzera, versa 7’500 franchi per suo figlio in un fondo azionario. Lo Stato svizzero versa la stessa somma, e in questo modo si ha un capitale di 15’000 franchi. Con un rendimento conservativo del 7 percento annuo, a 65 anni, al momento del pensionamento, vengono pagati circa 1,2 milioni. Perfino con una speranza di vita di 100 anni il rendimento annuo sarebbe decisamente superiore all’attuale rendita massima dell’AVS. E va assolutamente prevista un’esenzione dai tassi negativi per le casse pensioni.

Che cos’è per voi la ricchezza? Come gestite la vostra previdenza per la vecchiaia? State già risparmiando? Sia che vogliate essere finanziariamente indipendenti nella terza età o che diate particolare importanza alla libertà finanziaria nella vita di tutti i giorni, prendete in mano il vostro futuro. Non è mai troppo tardi.

5 consigli per il risparmio

Assumetevi ora la responsabilità per il vostro denaro: con i nostri cinque consigli per il risparmio.

  1. Create un bilancio annuale: dove va a finire il vostro denaro?
  2. Consumate in modo consapevole: cos’è davvero importante per voi?
  3. Fissate un obiettivo di risparmio che vi dia motivazione: più concreto è l’obiettivo, meglio è.
  4. Conservate i vostri spiccioli: svuotate ogni sera il portamonete.
  5. Cercate degli alleati: fate come se il risparmio fosse un gioco e condividete i vostri consigli.

In bocca al lupo!


Monika Bütler (classe 1961)

Professoressa di Economia politica all’Università di San Gallo, si dedica a temi come le assicurazioni sociali e il mercato del lavoro. Per lei, ricchezza vuol dire indipendenza finanziaria anche nella terza età.

Fabio Marchesin (classe 1987)

Pianificatore finanziario e autore del blog di finanza FinanzFabio, vorrebbe trasmettere a un ampio pubblico i concetti chiave del settore. Per lui, ricchezza vuol dire innanzitutto libertà. Il suo motto: «Meglio pensare al proprio denaro un solo giorno al mese che lavorare tutto il mese per guadagnarli.»

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