Fondazione collettiva Vita: soddisfacente remunerazione degli averi di vecchiaia 2022

Fondazione collettiva Vita: soddisfacente remunerazione degli averi di vecchiaia 2022

Nel 2022 gli assicurati beneficeranno di una buona remunerazione del loro avere di vecchiaia. Il nuovo modello previdenziale dà risultati positivi e pone ancora più in primo piano il concetto di equità. La Fondazione collettiva Vita si impegna per una maggiore equità generazionale: l’ulteriore sviluppo del modello previdenziale è solo una delle misure in questo senso.

La Fondazione collettiva Vita ha alle spalle un anno soddisfacente sotto il profilo degli investimenti e, considerando l’intero portafoglio, negli scorsi mesi è riuscita a realizzare un rendimento positivo. Fra le categorie d’investimento tradizionali, le azioni si sono di nuovo situate al primo posto. I dati aggiornati sulla performance sono pubblicati su vita.ch.

Grado di copertura indicativo del 114 percento a fine novembre 2021

Il soddisfacente andamento della performance si è rispecchiato nel grado di copertura. Alla data di riferimento di fine novembre 2021, quest’ultimo era indicativamente pari al 114 percento. Si situava dunque nettamente al di sopra del grado di copertura del 102 percento, che era la condizione per la distribuzione di una remunerazione aggiuntiva. «Siamo molto felici di offrire ai nostri assicurati un modello previdenziale moderno con una remunerazione equa», afferma Werner Wüthrich, Direttore della Fondazione collettiva Vita. «Con diverse misure intendiamo perseguire una previdenza equilibrata, caratterizzata da una minore ridistribuzione».

Remunerazione degli averi di vecchiaia 2022

La Fondazione collettiva Vita è una delle poche fondazioni sul mercato che comunica già quest’anno la remunerazione degli averi di vecchiaia per il 2022. La remunerazione degli averi di vecchiaia avviene secondo un meccanismo chiaro, definito nel regolamento. La remunerazione di base corrisponde al tasso d’interesse minimo LPP stabilito dal Consiglio federale e attualmente pari all’1,00 percento. La Fondazione collettiva Vita nel 2022 remunera gli averi di vecchiaia come segue:
Altre informazioni

I clienti con inizio del contratto nel 2020 o prima

ricevono la remunerazione aggiuntiva massima dell’ 1,50 percento. La remunerazione complessiva dei loro averi di vecchiaia pari al 2,50 percento si compone pertanto nel seguente modo:

  • 1,00 percento interesse di base
  • 1,50 percento interesse aggiuntivo

I clienti con inizio del contratto precedente al 1° gennaio 2018 ricevono inoltre dal modello previdenziale finora in vigore l’ultima tranche di interessi dello 0,40 percento e dunque una remunerazione complessiva del 2,90 percento sul loro avere di vecchiaia complessivo.

I clienti con inizio del contratto nel 2021

ricevono una remunerazione complessiva dei loro averi di vecchiaia dell’ 1,70 percento. Tale valore si compone come segue:

  • 1,00 percento interesse di base
  • 0,70 percento interesse aggiuntivo

I nuovi clienti con inizio del contratto nel 2022

ricevono sull’avere di vecchiaia complessivo un interesse di base corrispondente alla remunerazione minima stabilita dalla legge, pari all’1,00 percento.

Aliquota di conversione Vita Classic

Un’ulteriore misura verso una previdenza equa con minore ridistribuzione è l’adeguamento dell’aliquota di conversione globale. Questa modifica tiene conto delle mutate condizioni del mercato e dell’aumento della speranza di vita. Dal 1° gennaio 2024 l’aliquota di conversione sarà fissata al 5,6 percento. All’età termine di 65 anni per gli uomini e di 64 anni per le donne, l’aliquota di conversione è dunque pari a:

dal 1° gennaio 2022 5,80%
dal 1° gennaio 2023 5,70%
dal 1° gennaio 2024 5,60%

Per gli assicurati con inizio della rendita il 1° gennaio si applicano le aliquote di conversione dell’anno precedente.